Sta riscuotendo un grande successo la mostra “Memoria 15/18. Arte, oggetti, immagini per ricordare la Grande Guerra”, ambientata nella cannoniera della Casa del Boia e realizzata su iniziativa del Presidente del Consiglio Comunale di Lucca Matteo Garzella. Sono molte le persone che hanno visitato l’esposizione nei primi giorni di apertura, tra cui numerosi turisti stranieri che hanno particolarmente apprezzato la qualità dell’allestimento.
All’interno della struttura della Casa del Boia lunedì 15 giugno alle ore 18 si svolgerà la conferenza “Il soldato italiano nella Grande Guerra” a cura di Vittorio Lino Biondi.
«La conferenza di lunedì» – ha affermato il presidente Garzella – «sarà incentrata sulle durissime condizioni cui erano esposti i soldati al fronte, sull’equipaggiamento e sul materiale bellico in dotazione dell’esercito italiano. È anche questo un modo per ricordare i caduti di tutte le nazionalità e per rendere omaggio al sacrificio dei soldati italiani morti per la nazione».
Il pubblico potrà approfondire i contenuti della conferenza osservando direttamente i cimeli e i documenti della Grande Guerra esposti nella mostra, tra cui una spettacolare bicicletta militare pieghevole Bianchi perfettamente funzionante, una serie di armi rigorosamente disattivate, due divise in panno grigio verde e una mantellina del regio esercito, una borraccia da cavalleria, una bandiera originale con lo stemma sabaudo, uno zainetto da combattimento austriaco in pelle di cavallino, elmetti tedeschi, copie de “La domenica del Corriere” e di altri giornali d’epoca. Gli oggetti sono stati messi a disposizione da alcuni privati tra cui le associazioni Linea Gotica della Lucchesia, Historica Lucense e il gruppo locale “Noi di Piaggiori detti piaggioresi”.
«Da quando mi sono dedicato a coordinare le iniziative per il Centenario»– ha aggiunto il presidente Garzella – «ho cercato di perseguire l’obiettivo di valorizzare la memoria degli 816 soldati che partirono per il fronte da Lucca senza farvi più ritorno. La conferenza di lunedì verrà dedicata a loro e in particolare al sottotenente Lorenzo Moretti nato a Lucca il 2 febbraio 1896, effettivo del 208° reggimento di fanteria e deceduto nel 1917 per le ferite riportate in combattimento sul Carso. Una storia particolarmente struggente la sua, che fa capire bene la tragedia della guerra e il dramma vissuto da migliaia di famiglie private dei propri congiunti. Pochi giorni prima che Lorenzo morisse, infatti, il fratello Umberto, per non lasciarlo solo, decise di seguirlo sui campi di battaglia. Si arruolò quindi volontario ma, una volta raggiunto il fronte, scoprì la tragica notizia della sua morte».